venerdì 10 settembre 2010

La copia d'auTONI

A Parigi, Museo della Navigazione, mi ero affezzionata a questo quadro, Poi l'amato Monet per la mamma di Sabri, e poi i mesi dietro a Klimt, per la stanza dell'amore di due ragazzi di Gemona. 

Un po di musica e dipingi anche tutta la notte!















Più di tutto amo le mani, dipinte da certi artisti. Klimt e Schiele tra quelli che trovo più intensi. Sono così drammatiche nei tratti e così tangibili che non riesco a fare a meno di concentrarmi troppo su di loro. E non so se sono ancora in grado di poter rendere lo stesso. Anche i piedi. Stessa cosa. Dovrei cominciare da i miei. Fare il contorno mille volte e poi lasciarne traccia.

Mi piace questo quadro, c'è quella passione travestita da dolcezza che lo contraddistingue. Lui le tiene il viso come per averla del tutto e lei si abbandona, timida, con quelle manine che si piegano, ma non vogliono del tutto difendersi.
Come vorrei parlarne con la mia prof di storia dell'arte, lei sì che troverebbe le parole giuste.

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