giovedì 16 settembre 2010

tuttoperilrock&roll








... Non so mica se è così che funziona, ma so che la musica è stata luce ha creato il buio ci ha trasportato accompagnato scosso fatto volare amato odiato e GIODIATO...

lunedì 13 settembre 2010

... Dopo la toilette...

... Approfittando ancora della squisita ospitalità di Susi, nei freddisssimi giorni tra Natale e capodanno del 2008, ci siamo insediati nel suo appartamento. Io sono partita con una valigia di vestiti troppo leggeri, scarpe rigorosamente non azzeccate, una scatola di pennelli pelo di bue e un barattolo di nero acrilico.


Cosi adesso, quando arrivano i marmocchietti, sempre troppo fighi, possono guardare verso l'alto, nella sala dei giochi (o della colazione) e vedere la petite fille et le renard che sorniona si avvicina per mangiarle un piede.



adesso puntiamo a dipingere il bagno, quello con la vasca...

venerdì 10 settembre 2010


Era il 2003 quando Chiaruti, Beppe e io ci siamo calati in questa impresa scenografica di alto livello: riportare a dimensioni straordinarie un tessuto broccato che facesse da sfondo a una serie di immagini fotografiche d'erredamento.

Poi si era deciso di proiettare la diapositiva stessa della parete in modo da creare una confusione di segni e linee...
Eh, bello. Bello sì. Peccato che è stato fermo un mese. Non lo abbiamo utilizzato perchè avevano trovato una location classica. Però quelle siamo Chiara e io e quei vestiti non li portiamo più (La felpa ogni tanto).
Ci vogliamo bene Chiaruti e io e ci facciamo sempre i complimenti, anche quando sappiamo di non meritarli.

non è finita...

ok, tutto quello che era in mio possesso ho cercato di selezionarlo e postarlo sul blog.
Adesso devo cominciare la caccia...
Andare a bussare nelle case delle persone che hanno i miei quadri, da quelli che hanno ancora una parete imbrattata, quelli delle etichette, quelli con l'angolo bar e poi, cosa ultradifficile, recuperare i cataloghi che tutti dovevano darmi a lavoro ultimato o che per sbadataggine io non ho richiesto.


Intanto c'è da leggere e da guardare e nel caso da commentare.


Io vado un po al sole.
Bye. toni

Quella volta dei tanti set...

Questo era un gioco più che un lavoro. Arrivavo in studio e mi mettevo a dipingere, in continuazione.
Fuori se faceva caldo e la mattina in capannone. Le tele venivano fotografate, come complemento d'arredo e subito dopo ci disegnavo sopra qual'cos'altro, o lo recuperavo dal precedente... un gran casino.
Un bel casino.


Questi sono i pannelli decorativi per 2 cataloghi: Cattelan Italia e FlyLine. Le foto sono di Sandro.















La copia d'auTONI

A Parigi, Museo della Navigazione, mi ero affezzionata a questo quadro, Poi l'amato Monet per la mamma di Sabri, e poi i mesi dietro a Klimt, per la stanza dell'amore di due ragazzi di Gemona. 

Un po di musica e dipingi anche tutta la notte!















Più di tutto amo le mani, dipinte da certi artisti. Klimt e Schiele tra quelli che trovo più intensi. Sono così drammatiche nei tratti e così tangibili che non riesco a fare a meno di concentrarmi troppo su di loro. E non so se sono ancora in grado di poter rendere lo stesso. Anche i piedi. Stessa cosa. Dovrei cominciare da i miei. Fare il contorno mille volte e poi lasciarne traccia.

Mi piace questo quadro, c'è quella passione travestita da dolcezza che lo contraddistingue. Lui le tiene il viso come per averla del tutto e lei si abbandona, timida, con quelle manine che si piegano, ma non vogliono del tutto difendersi.
Come vorrei parlarne con la mia prof di storia dell'arte, lei sì che troverebbe le parole giuste.

Scritte e fiori in vetrina

Fine era un negozio di arredamento particolarmente ricco a Cormons, ora si sono trasferiti a Gorizia.
Vendevano mobili e oggettistica di varo genere e per questo con Manuela avevamo deciso di pubblicizzare le cose che vendevano senza i soliti stickers, ma dipingendoli a mano.





Eventi mondani...

Tutto il giorno, fino alla sera, tardi, appesa a una scala. Male ovunque. Doveva esserci una super festa e si doveva presentare una collezione. Allora con Mariefrance decidiamo di imbrattare la parete della scala con un disegno fortissimo, che sembrasse quasi appiccicato.


Stile japan.




Abitare il tempo. The first time

Erano una trentina di stoffe color avorio e dovevo pensare a una cosa simile ma diversa per tutte.
E via in garage, in ginocchio, perchè non avevo ancora i cavalletti (che Beppe mi avrebbe regalato in futuro). I toni, da allora sempre gli stessi per anni, erano beige, testa di moro bianco e nero (fortuna che esistono). E così, al posto dei vestiti Anna aveva riempito gli armadi di tessuti.








I nostri amici giganti!

Questo lavoro è stato fantastico. Il set fotografico per i cataloghi Trudi e Sevi. 2004. I bambini delle foto ormai sono cresciuti e forse hanno già ben chiaro cosa fare nella vita. Forse più di me, intendo... In ogni caso se sono cresciuti loro, non è detto che sia cresciuta io.

Avevo ricreato a grandezza uomo, i fantastici giochi di legno della Sevi, così, mentre quegli esserini correvano e sudavano e ridevano e piangevano su un day-light potentissimo, alle spalle vedevi quest figure colorate e gigantesche rispetto a loro. Correvo anche io!














giovedì 9 settembre 2010

Carpe diem...

Questa quando le vedo mi fanno stare male.
Era un lavoro potenzialmente bellissimo...
Stavo dipingendo pannelli in una location strepitosa a Lambrate, ex zuccherificio, mi pare, adibito a loft, per allestimento set e questi ragazzi dell'agenzia di grafica, loft di fronte, venivano a guardarmi e a parlare con me. Finche il loro capo mi propone di studiare un trittico per una nicchia all'ingresso.
Ero entusiasta lo giuro. Mi danno il biglietto da visita e mi dicono che aspettano delle proposte.

Io le ho fatte, dopo un po di tempo, tra un lavoro e l'altro, ma non le ho ancora spedite.

Credo siano passati 4 anni e non penso si ricordino di me e io non ho abbastanza la faccia di bronzo e comunque adesso farei altre proposte... ma in quel periodo, avevo fatto queste.

E per il posto erano piuttosto azzeccate...
Fine.

Don't drink and drive!




Carico questa perchè è la bottiglia che ho avuto in omaggo per la realizzazione dell'etichetta.
In studio abbaimo curato la grafica di alcune nuove etichette che stanno realizzando.
Io, intanto mi faccio un biacchierino!









Quando hai la cornetta appiccicata all'orecchio da ore, o quando ascolti qualcuno senza guardarlo negli occhi, non per maleducazione, ma solo per concentrarti... Fai gli scarabocchi sulla prima cosa che ti capita, anche sull'etichetta del vino e questo, come lui, è un passatempo!